Il vino di Monte di Procida

A Monte di Procida cosi come in tutti i Campi Flegrei sopravvivono i vitigni a piede franco cioè non innestati sulle barbatelle (radici) americane cosi come fatto in quasi tutta Europa sul finire dell'ottocento.

Infatti la filossera proveniente dal Nord America non ha attecchito in area flegrea complice forse il terreno vulcanico che rendeva i vitigni più resistenti all'attacco,

Il suolo collinare di Monte di Procida che favoriva una diffusa esposizione al sole ha contribuito poi alla diffusione della coltivazione della vite e di conseguenza alla produzione di apprezzati e rinomati vini che nell' ottocento si vendevano nella città di Napoli a prezzi molto superiori a quelli di altri blasonati vini del Sud. Questi vini spesso venivano indicati negli annunci di vendita a Napoli come termine di paragone superiore.

I vini di Monte di Procida sono stati inoltre citati in poesie a canzoni classiche napoletane.

Le coltivazioni principali riguardano aglianico, piedirosso (pière palùmme) e falanghina ma un recente dizionario enologico del secondo 900 ha censito circa 80 varietà presenti in tutti i Campi Flegrei di cui la maggiore parte purtroppo è oggi estinta a livello locale.