Il pescato

Il mare è una risorsa importante del territorio anche per quanto riguarda il pescato. I primi impianti di acquacoltura sono nati nei Campi Flegrei con gli antichi romani.

Oltre a pesca, itticoltura e mitilicoltura oggi è importante puntare anche alla trasformazione, puntando all’economia circolare, oltre il km 0, anche per tutto il pescato che può essere impiegato sia per quanto viene trasformato direttamente che per quanto riguarda usi alternativi, un po’ come dovrebbe funzionare per la questione rifiuti.

Per colmare il gap tra quello che viene prodotto e quello che viene consumato in zona sono state avviati alcuni progetti che prevedono il coinvolgimento della comunità locale.

Il Gruppo di Azione Locale per la Pesca (Fisheries Local Action Groups) del territorio della Penisola flegrea, vede la partecipazione dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida oltre ad un ampio numero di partner.

Con decreto dirigenziale del 02 agosto 2016 n. 129 la Regione Campania ha dato il via ad azioni di sostegno delle strategie di sviluppo locale tra le marinerie attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva del partenariato locale, pubblico e privato. Il Feamp, nuovo Fondo Europeo del settore della Pesca, in questi anni assegna un ruolo centrale alle imprese della pesca artigianale, il cui numero viene preso come unità di misura per l’assegnazione di fondi.