Monte di Procida ricade nel perimetro del Parco regionale dei Campi Flegrei - un'area naturale protetta di natura vulcanica che testimonia la complessa storia geologica dei Campi Flegrei, una delle più studiate al mondo - e si distingue per avere in località Torrefumo la più estesa falesia di “Breccia Museo”.
Una estesa colata piroclastica attribuita all'ignimbrite Campana la cui particolare ed evidente stratificazione descrive bene anche ad occhi non esperti, l'evoluzione geologica del territorio: in una successione stratigrafica continua è visibile la dinamica che in circa 40.000 anni ha portato alla formazione del paesaggio così come appare oggi.
Lungo le Coste di Monte di Procida nel tratto Miliscola - Torregaveta affiorano i depositi più antichi del vulcanismo flegreo che, dal basso verso l'alto, raccontano i principali eventi eruttivi che hanno caratterizzato l'intera area flegrea.
La conformazione è tanto singolare da ispirare nel 1889 il geologo Henry James Johnston-Lavis che osservandola dalla vicina Procida la battezzò appunto Breccia Museo.
La Breccia Museo ogni anno è oggetto di visite studio sia da parte di amatori e appassionati sia di studenti di geologia provenienti da Università Italiane e straniere.